Vi è un luogo nelle vaste lande di Ter-Valhol dal quale nessun essere ha mai fatto ritorno. Un’immensa distesa desertica che si erge al centro del mondo, nel cuore delle Terre Verdi. Nei secoli ha sempre suscitato la curiosità di ogni popolo, quell’area misteriosa circondata da montagne invalicabili e che bruscamente s’interrompe lasciando spazio alle rigogliose praterie. I primi ad aver indagato su quell’enigma che nelle memorie dei popoli è sempre esistito, sono stati gli umani. Pochi anni dopo la fondazione di Phyrexia, la Legione Esploratrice di Tolaria ebbe l’appoggio del Re per costruire un avamposto ai piedi delle montagne circolari, a sud del Deserto dove vi è il primo dei due accessi. Ogni primo del mese un manipolo di legionari intraprendeva il sentiero tracciato dal tempo che si incamminava nelle sabbie aride, ma nessuno fece mai ritorno. Partirono in tutto sei gruppi, e quando ogni speranza andò scemando, la Legione Esplorativa chiese l’aiuto degli accademici Airysed, considerati i massimi esperti dell’Essenza, e di alcune avanguardie Juggern, abituate a vivere nelle terre desertiche. Ma anche in quell’occasione nessuno tornò all’avamposto del Deserto. Ogni indagine fu interrotta una mattina estiva dell’anno 340.

La luna cedeva il passo al sole nella bruma dell’alba, quando all’orizzonte delle figure apparvero alle guardie dell’avamposto. Venne dato l’allarme, le speranze erano alte, i legionari credevano che dopo quasi un anno di ricerche qualcuno fosse riuscito a tornare da quelle terre misteriose; ma più il tempo passava, più la bruma si dissipava mostrando nella vallata antistante le montagne circolari sempre un maggior numero di creature barcollanti. Alla speranza s’insinuò il timore, il timore di una minaccia sconosciuta, dell’aver calpestato terre che andavano dimenticate. Quando quelle creature giunsero nel raggio d’azione degli arcieri era chiaro a tutti che si trattava di oscure presenze. Rianimati. Così venivano chiamati gli esseri che finivano nel limbo tra la vita e la morte, creature pericolose e di una violenza atroce. Il Comandante diede ordine di attaccare per coprire la ritirata a tutte le truppe insediate nel forte, la missione era ormai fallita. Ma quando la battaglia cominciò ad intensificarsi, la terra dell’avamposto cominciò a smuoversi in più punti dai quali altri Rianimati tornarono a calcare Ter-Valhol mietendo nel tepore della mattina le anime dei Legionari. Solo alcuni cavalieri riuscirono a fuggire verso sud, facendo ritorno a Phyrexia.

 Da quel giorno il mistero che aleggiava sul Grande Deserto si intensificò attirando le attenzioni dei cercatori di tesori, di cantastorie e poveracci in cerca di ricchezze. Re Glover con un editto della corona vietò a chiunque nei territori umani di organizzare spedizioni per quel triste luogo, lasciando all’audacia o la pazzia di ognuno la letteratura odeporica delle inaccessibili sabbie.

 Nei secoli successivi non vi furono mai spedizioni ufficiali da parte di nessun Regno, ma si diffuse nella cultura comune la credenza che molti interrogativi sul nostro mondo fossero ivi celati. Ad oggi ancora nessun essere vivente ha mai fatto ritorno dall’arida distesa che si erge beffarda nel cuore di Ter-Valhol.