[Airysin]

 

 

Grado di difficoltà: per giocatori esperti

 

 Gli Airysin non sono simili agli elfi: rappresentano un popolo scaltro, opportunista e di abili scalatori sociali. Per questa ragione i pg che scelgono di giocare gli Airysin non possono aver alcun allineamento che comprenda l'archetipo "Buono". Chi sceglie di interpretare un Airys lo fa consapevole che questa è la sua natura. Lo staff interverrà su episodi e pg che contravvengano a questa linea ruolostica.

Gli Airysin? I Primi e i Saggi  (definizione di un mago Airys)

Gli Airysin? Maestri e guardiani  (definizione di un chierico Umano)

Gli Airysin? Nemici di loro stessi  (definizione di un guerriero Jugger)

Se il corso della storia fosse rimasto immutato e gli Airysin vivessero ancora ad Esennia, nessuno potrebbe conoscerli meglio dei Juggern, nemmeno loro stessi.
Sin dagli albori della loro cultura, i Primi sono condannati alla totale incapacità di essere amici e fratelli tra loro, a causa della spietata competizione che li possiede.
Esseri dalle enormi capacità magiche e intellettive, ma inabili all’amicizia tra co-razziali, fecero dei Secondi, i Juggern, i loro veri amici. Questo perché li consideravano intimamente minori, pertanto incapaci di eguagliarli in grandezza, ma straordinariamente complementari a loro, a punto tale da incarnare in ognuno di essi la propria massima valorizzazione, più che un rivale con cui essere in continua lotta. Gli Airysin infatti ancora oggi sono tra loro animati da una potente sete di potere e riconoscimento, dalla continua necessità di scalare la gerarchia sociale, a causa dello smisurato ego proprio di questa razza.

Fu così che dei loro cugini, i Primi divennero immediatamente fratelli maggiori, amandoli come mai amarono loro stessi. L’unione dei due popoli, entrambi nati al Primo Sole, diede vita in soli tre giorni ad Esennia: città costruita dalla straordinaria armonia delle due razze. L’una sapiente, equilibrata e piena di sé, l’altra semplice, forte e passionale.
Divennero poi impassibili spettatori della mediocrità dei figli del Secondo Sole -il meno radioso-, per i quali non nutrivano alcun interesse. Tuttavia, la natura dei Primi a non lasciar intuire disgusto e superiorità, si rivelò essere il balsamo della pacifica convivenza.

Sin dalle origini, molte cose avevano in comune la cultura Airysed e quella Jugger: essi credono alla teoria evoluzionistica della terra e delle specie, a differenza degli Umani, che vedono nel “Caso” astrusi disegni di qualche divinità. Per le razze originarie, infatti, non è mai esistito un tempo in cui vi fu il nulla: l’Energia ha sempre riempito il nostro piano, la Bianca e la Nera. Così quando, per il volere del Caso, le due si scontrarono, da loro esplose la vita.

E su questa convinzione, gli Airysin hanno ragione di sentirsi lusingati d’esser ciò che sono. Il “Caso”, infatti, è stato estremamente generoso con loro, dotandoli di un vantaggio intellettuale non indifferente sulla maggior parte delle creature, di un aspetto aggraziato e di un’esistenza immortale. La loro apparenza ed eleganza cela però un animo particolarmente aggressivo verso i propri simili, e verso tutti coloro che si rendono ostacolo alla grandezza del singolo Airys.

La società Airysed è estremamente rigida e composta da una gerarchia di tipo oligarchico: i quattro capi delle famiglie che sono chiamate Fyrredin, gli Akyled, decidono ogni aspetto della società, dal diritto di nascita a quello di morte di ogni membro del popolo. Sebbene questo assetto abbia una parvenza di democrazia, in realtà nessun Airys contesterebbe mai apertamente la parola di un Akyled, per il potere che a tale essere viene donato dal possesso di un Fyrake. Si può dire, senza ombra di dubbio, che è attorno a questi Fyrake che le Fyrredin e la società Airysed vivono.
E’ per questa ragione che gli Airysin tendono a scalare la gerarchia della loro famiglia stessa, tradendo e pugnalando alle spalle i propri consanguinei.

Nei confronti delle altre razze, invece, appaiono amabili, educati, estremamente ben disposti a tramandare il sapere o ciò che loro definiscono tale: gli Airysin infatti non hanno mai scritto libri, dichiarando che a loro nulla occorre per ricordare. Essi semplicemente c’erano, così come oggi sono.

Per questa ragione sono loro a fare la storia, spesso tramandando ciò che vogliono, anche attraverso le leggende che il grande Siege s’incarica di scrivere rivolgendosi loro. E’ innegabile, infatti, la totale impossibilità delle altre due razze di poter contestare ciò che è la loro parola.

Gli Airysin sono gli unici esseri che conservano confuse memorie di Esennia e del suo fato: solo barlumi di ricordi intervallati da una tabula rasa inspiegabile, chiamata Ter-Red.

 

Caratteristiche Fisico caratteriali: 

Altezza: 1:90 – 2:20 metri

Vita media: immortali

Tratti Fisici:

Esseri dalla pelle diafana, fisico asciutto, lunghe dita ed occhi allungati e vitrei, dalle gelide tonalità. Capelli dai colori più disparati, principalmente argentei con sfumature tendenti al nero o al bluastro, spesso agghindati in acconciature fuori dal comune. Gli uomini Airysed, esseri dall’aspetto inflessibile, vestono in maniera elegante e composta a differenza delle donne, spesso abbigliate in maniera succinta e con ampie trasparenze. Tutto nel loro aspetto rispecchia quanto sia alta la considerazione che ogni Airys ha di sé e con quanta spietata concorrenza questo tenda sempre a primeggiare, anche esteticamente, sull’altro.

 

Tratti Caratteriali:

Gli Airysin sono tutti estremamente sapienti e convinti di far parte della migliore razza di Ter-Valhol. Particolarmente astuti e dediti al solo loro tornaconto, sono eccelsi studiosi e grandi maghi. Tra loro stessi essi mantengono una facciata di profondo rispetto, ma la realtà è che ogni Airys si sente minacciato dall'altro. Per questa ragione, ognuno di loro cerca di primeggiare sul proprio simile, anche se questo fosse un consanguineo. Con le altre razze, che intimamente considerano minori e quindi di relativo interesse, si mostrano cordialissimi, eleganti e cortesi, purchè questi mostrino di riconoscerne la superiorità.

 

Gerarchia e Tessuto Sociale 

Lo stesso concetto di società, tra gli Airysin, è qualcosa di molto azzardato. Nel popolo dei primi, investito con invero grandissime capacità, non vi è coesione alcuna, se non per interessi comuni e convenienza. Ogni Airys, intimamente convinto che nessun Jugger o Umano potrà mai eguagliarlo, vive in profonda competizione con i fratelli della stessa specie, pugnalando alle spalle e scalando con ogni mezzo la gerarchia sociale. Verso gli altri esseri invece, gli Airysin si mostrano pazienti, amabili, infinitamente galanti, mantenendo una facciata elevatissima di prestigio e garbo.

Chi comanda tutto ciò che vive e muore tra gli Airysin è il Concilio Interno degli Akyled. Il concilio interno ha potere decisionale anche in assenza di città, poiché non è il regno a fare di esso l’organo di controllo, ma la detenzione dei Fyrake. I quattro capostipiti decidono ogni cosa della vita sociale, compreso a chi viene accordato il diritto di procreare. Sono nella posizione più ambita da tutti quanti gli Immortali e portano il fardello della difficoltosa guida del loro popolo.

Forse per ostentare la loro conoscenza, o forse per abitudine, l’Airysed è il solo popolo che nel parlato di tutti i giorni, fa ancora uso di alcuni vocaboli dell’Antico Esenno.

Grazie alla loro vita immortale, gli Airysin conservano memoria di ogni tempo, ad eccezion fatta per gli anni del Ter-red. Solo da pochissimo hanno iniziato a permettere agli umani di scrivere di queste loro memorie in tomi che custodiscono gelosamente. Amano qualsiasi cosa possa ricondurre alla loro figura bellezza e prestigio, che si tratti della più leggendaria arma al tessuto più ricercato. Particolarmente attratti dai racconti plasmati dalle loro memorie, riconoscono nei menestrelli umani un’abilità impareggiabile.

Austeri e sottili, gli Airysin non sono molto portati allo scontro diretto. La loro fanteria, infatti, è completamente composta da evocazioni, essendo gli studiosi la componente principale della società. Coloro che non si dedicano agli studi divengono perlopiù arcieri, a supporto delle linee dei maghi.

ll commercio, invece, non è senz’altro il loro punto forte. L’ubicazione di Camaguey non ha facilitato la comunicazione con gli uomini e il loro desiderio di conservar per sé quanto c’è di meglio rende difficile ogni contrattazione. Sotto questo punto di vista, gli umani hanno creato un detto: se un airys ti vende un oggetto speciale, sarà senz’altro peggiore di quello che porta in tasca.

 

Parole d'uso comune - Kayris 

  • Kuyneo – Salve - "Ti auguro di raggiungere il tuo vero potere"
  • Terkyl – Arrivederci - "Spero tu abbia una splendida memoria di me"
  • Akyled/Akyledin – Conciliatore/Conciliatori - "Maestro che illumina"
  • Aelyl – Grazie
  • Ael Aelyl - Grazie a te/Prego
  • K'uyn - Mago - "Portatore del Quyn