Tratto dal libro "Studio del Quyn" di Haradriel 


Quyn: [Ku’iyn] Macchia o segno epidermico proprio degli airysin che sta ad indicare la natura magica del soggetto

[...] Il Quyn si traduce materialmente nell'indicatore fisico della potenza magica di un airys; Esso ne stabilisce, attraverso tonalità e colorazione, il limite massimo di prestigio. Di norma, il potere contenuto nel Quyn stabilisce un valore medio che accomuna tutti gli airysin, fortemente influenzato dal momento della nascita e da allora resta immutato. Nel corso della vita dell’airys infatti, l’unica mutazione che il quyn subisce è il solo ed eventuale scolorimento dovuto al consumo dell’energia in esso contenuta. Potente al massimo delle sue possibilità è colui che sfrutta per intero il proprio Quyn; pertanto l’usufruitore dell’essenza che arriva a consumare totalmente il proprio Quyn è da considerarsi al massimo del suo potere. 

Ma il Quyn, oltre a stabilire l’importanza del mago e la sua capacità di apprendimento, ha anche un ruolo puramente sociale. A causa del fortissimo legame empatico che gli airysin hanno con l’essenza, possiamo asserire con dovizia di dimostrazioni che, in mancanza di un elemento catalizzatore di tali energie, un airys morirebbe alla nascita, dilaniato dal suo stesso potenziale.
Il Quyn è quindi un vero e proprio catalizzatore di energia arcana, un filtro attraverso il quale questa viene rilasciata e poi attinta in quantità atte a conservare la sopravvivenza della specie. Per questa ragione, possiamo affermare con certezza che nessun Airys è mai nato e mai nascerà senza Quyn.

Valutando per ipotesi l’origine del segno noteremo come questo, oltre alla sua funzione primaria di catalizzatore che è senz’altro il frutto naturale di una necessità di sopravvivenza airys, abbia anche un’assegnazione identificativa dell’airys stesso. La sua stessa forma oltre ad essere tutt’altro che amorfa, così come abbiamo già indicato nei paragrafi precedenti, è anche profondamente legata alla sfera dell’essenza alla quale l’usufruitore si sentirà maggiormente preposto durante lo studio magico. Che questa sia l’ennesima coincidenza, il frutto di un progetto superiore o un principio morale degli airys che si lasciano influenzare dalla forma del segno che portano indosso, probabilmente sono congetture alle quali non daremo mai risposta; 
Tuttavia ci abbiamo provato, ascoltando quanto l’esponente maggiore della Fyrred Shayreen ha ipotizzato in merito, la risposta più plausibile che si è potuta assegnare a questo caso –ponendo da parte la fede e considerando la sola scienza- trova riscontro nell’eredità biologica del soggetto stessa, nella quale potrebbe essere già insita l’affinità ad un determinato elemento e l’energia potenziale alla quale questi può accedere.

Passando invece all’effettivo utilizzo del Segno, assunto che il suo adopero porti sempre ad un consumo del potenziale residuo contenuto in esso, se ne deduce che i Quyn più adeguatamente preservati siano quelli di coloro che non sfruttano l’energia in esso contenuto. I Quyn degli usufruitori dell’essenza quindi paradossalmente, per quanto si potrebbe riscontrare tra essi una percentuale di “carica” superiore, sono, a livello biologico, quelli meno “puri”, poiché il loro steso impiego ne corrompe l’integrità. Il potenziale di un Quyn, una volta corrotto, infatti, giammai rigenera.